Quali sono i sintomi del carcinoma al colon e al retto?
Quali sono i sintomi del carcinoma al colon e al retto?
Il carcinoma colorettale è una delle neoplasie più diffuse, con circa 48.100 nuovi casi stimati in Italia nel 2022. È la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini che nelle donne, ma grazie ai programmi di screening e alla diagnosi precoce, la mortalità è in calo[1][2]. La prognosi dipende dallo stadio della malattia: il tasso di sopravvivenza a 5 anni varia dal 90% nei casi diagnosticati precocemente (stadio I) a meno del 20% nei casi metastatici (stadio IV)[3]. Questo sottolinea l'importanza di riconoscere i sintomi e aderire agli screening.
Sintomi del carcinoma colo-rettale
I sintomi variano in base alla sede del tumore (colon o retto) e allo stadio di malattia. Nelle fasi iniziali, il carcinoma colorettale può essere asintomatico o presentare segnali vaghi, spesso confusi con patologie benigne.
Sintomi comuni
Sangue nelle feci: può essere rosso vivo o scuro, spesso associato a sanguinamenti lenti e cronici che causano anemia[4][5].
Alterazioni delle abitudini intestinali: diarrea o stitichezza persistenti per oltre sei settimane senza causa apparente[5].
Dolore addominale: crampi, gonfiore o sensazione di pienezza[6][5].
Perdita di peso inspiegabile e affaticamento, spesso legati all'anemia o alla progressione della malattia[7].
Tenesmo rettale: sensazione di evacuazione incompleta, tipica dei tumori del retto[4][6].
Differenze tra tumori del colon destro e sinistro
Colon destro (ascendente): Sintomi tardivi a causa dell'ampio diametro del colon destro; anemia sideropenica da sanguinamento occulto; masse tumorali palpabili senza dolore significativo[6].
Colon sinistro (discendente): sintomi più precoci dovuti al diametro ridotto; ostruzioni intestinali con dolore crampiforme; feci nastriformi o stipsi ingravescente[6].
Retto: sanguinamento visibile durante l'evacuazione; dolore durante la defecazione o seduta prolungata; sensazione di svuotamento incompleto persistente[4][6].
Sintomi avanzati
In stadi avanzati, il tumore può causare: ostruzioni intestinali complete con nausea, vomito e blocco intestinale; dolori intensi legati all'invasione di organi vicini; perdita di peso marcata e cachessia[5].
Sintomi confondibili con altre patologie
Alcuni sintomi possono sovrapporsi a condizioni benigne come emorroidi, sindrome dell'intestino irritabile o colite ulcerosa. È fondamentale non sottovalutare segnali persistenti come: sanguinamento rettale (anche se attribuito a emorroidi); alternanza tra diarrea e stitichezza; dolori addominali ricorrenti senza una causa chiara[7][5].
Diagnosi: esami consigliati
In presenza di sintomi sospetti, è essenziale rivolgersi a un medico per una valutazione approfondita. Gli esami diagnostici includono:
Test del sangue occulto nelle feci (SOF): esame non invasivo per rilevare sanguinamenti occulti[2]; il test è assolutamente inutile se il sanguinamento è già stato evidenziato macroscopicamente, situazione nella quale è necessario procedere con indagini di II livello.
Colonscopia: il gold standard per visualizzare il colon-retto dall’interno e prelevare biopsie in caso di lesioni sospette[8][5].
Rettosigmoidoscopia: utile per indagare il retto e il colon sigmoideo.
Esami radiologici: TC addominale o colonscopia virtuale per valutare estensioni tumorali.
Cosa non fare
Non ignorare i sintomi persistenti attribuendoli ad altre cause senza consultare uno specialista.
Non affidarsi esclusivamente a esami non invasivi se i sintomi sono evidenti; una colonscopia è essenziale per una diagnosi certa.
A chi rivolgersi
Medico di famiglia: primo punto di riferimento per valutare i sintomi iniziali.
Gastroenterologo: specialista delle malattie dell'apparato digerente.
Oncologo: in caso di diagnosi confermata per pianificare il trattamento[9].
Prevenzione del carcinoma colorettale
La prevenzione è possibile attraverso lo stile di vita e la diagnosi precoce. Ecco alcuni consigli:
Dieta equilibrata: ridurre il consumo di carni rosse e lavorate; aumentare l'apporto di fibre da frutta, verdura e cereali integrali[7].
Attività fisica regolare: aiuta a mantenere un peso sano e riduce il rischio di tumori gastrointestinali.
Evitare fumo e alcol: entrambi sono fattori di rischio riconosciuti.
Adesione regolare allo screening: partecipare ai programmi organizzati tra i 50 e i 74 anni (SOF ogni anno; colonscopia ogni 5 anni); in presenza di familiarità o fattori di rischio, iniziare gli esami prima dei 50 anni su consiglio medico[2].
La diagnosi precoce salva vite: aderire agli screening può ridurre la mortalità fino al 30% e migliorare significativamente la prognosi dei pazienti con carcinoma colorettale[1][8].
Oncologia Medica -AOUC Policlinico di Bari
Riferimenti bibliografici
4. https://www.humanitas.it/malattie/tumore-del-colon-retto/
5. https://www.aimac.it/libretti-tumore/cancro-colon-retto/sintomi-cancro-colon-retto
7. https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-colon-retto
8. https://m4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/CPST/Opuscoli_informativi/PSCR_opuscolo_informativo.pdf
9. https://proctologomilano.com/tumori-del-retto-a-chi-rivolgersi/